Il mondo della robotica umanoide e delle nuove tecnologie ci confermano che il primo fondamentale senso per compiere la maggior parte delle azioni ed elaborare informazioni è la vista.L’espressione umana assume tante forme anche non verbali, è molto complessa e varia da cultura a cultura. Parole, cadenza, intonazione, espressioni facciali, linguaggio del corpo: tutto questo è comunicazione, ed è uno dei motivi per cui tutti tendiamo a preferire incontri di persona a telefonate o videoconferenze.Praticamente ognuno di noi ha provato da vicino, direttamente o attraverso propri cari, cosa vuol dire avere un handicap visivo.Le persone che soffrono di questo disagio legato alla vista, spesso abbinato ad una questione generazionale, hanno delle riserve rispetto al mondo della tecnologia e del digitale in generale
le.Ciò crea una barriera alla fruizione di tanti servizi e opportunità che invece potrebbero migliorare la loro vita.
Tante soluzioni già disponibili
Partendo dalle soluzioni più semplici e diffuse, sappiamo che su tutti i computer, tablet e smartphone è possibile usufruire di:
- assistente vocale;
- lettura vocale;
- dettatura;
- registrazione;
- trasformazione di testi in parole e viceversa.
Queste sono tutte applicazioni di intelligenza artificiale, spesso effettivamente Smart perché in grado di riconoscere voci, accenti, lingue ecc.
Ma non è tutto qui: ci sono start up e aziende vocate a questo tipo di missione inclusiva che lavorano ogni giorno proprio per migliorare la vita di queste persone.
È oggi possibile ridurre ulteriormente il divario digitale, facilitando l’accesso al mondo digitale alle persone che hanno difficoltà di vista, oppure che risentono della difficoltà di accesso a questi mezzi tecnologici.
La TV facilitata: in che cosa consiste?
Anche l’innovazione europea parla di questi temi, e un progetto in particolare, Easy TV , sta lavorando sullo sviluppo di piattaforme innovative di interazione uomo-macchina, focalizzate su tecnologie vocali e Avatar, essenziali per una fruizione semplice ed efficace per persone non vedenti, ipovedenti e sorde.
Il Personal Computer nato per i non vedenti
È stato sviluppato in Italia un vero personal computer nato per facilitare la vita a tutti coloro che hanno difficoltà di vista: ciechi ed ipovedenti, ma anche anziani.
Si tratta di un personal computer dotato di uno speciale telecomando con microfono con cui l’utente dà comandi vocali al computer.
Questo “risponde” fornendo a voce i contenuti e i servizi richiesti. La novità sta nel fatto che si tratta di soluzioni nate e concepite seguendo i principi della Progettazione Universale (Universal Design) secondo le esigenze dei più deboli si producono prodotti e servizi migliori per tutti.
Bisogna ricordare che il D.M. Sanità 332/99 prevede che questi strumenti siano forniti come protesi dal Servizio sanitario nazionale, quindi dalle ASL. Tuttavia la normativa è assai farraginosa, per cui spesso risulta difficile usufruire di queste agevolazioni.
Una soluzione alternativa allo screen reader è l’uso di un browser vocale . Si tratta di programmi realizzati esplicitamente per la navigazione dei siti web. Rispetto agli screen readers (letteralmente lettore dello schermo), che sono strumenti per il controllo generico del sistema operativo e delle applicazioni, un browser vocale può essere utilizzato esclusivamente durante la visita ad un sito web, oppure per scaricare la posta elettronica da una finestra del browser dedicata.I lettori vocali potrebbero così rappresentare una utile soluzione da impiegare nelle postazioni pubbliche di accesso a Internet, come ad esempio le biblioteche.

esempio di PC VOCALE