
Nelle famiglie in cui ci sono figli con disabilità sono più flessibili le regole sull’assegno unico, che debutta nel 2022 con i primi pagamenti a partire da marzo. Ci sono maggiorazioni specifiche e la prestazione spetta a prescindere dall’età del figlio (mentre negli altri casi l’assegno viene riconosciuto per i figli fino a 18 anni, e solo in alcuni casi fino a 21 anni). Vediamo in particolare come si effettua il calcolo nel caso di figli disabili.
Assegno unico figli: il calcolo di base
Innanzitutto, ricordiamo che il meccanismo di fondo resta immutato, per cui le maggiorazioni previste per i figli disabili si applicano all’importo ottenuto con il calcolo dell’assegno unico ordinario. La quantificazione dipende dalla composizione della famiglia e dall’ISEE. Fino a 15mila euro si soglia spetta un assegno di 175 euro al mese per ogni figlio minorenne e di 85 euro per ciascun maggiorenne, fino ai 21 anni. In entrambi i casi, l’importo si riduce progressivamente con il salire del reddito familiare, in base a una specifica tabella allegata al decreto approvato dal Governo il 16 novembre, ora all’esame delle commissione parlamentari per il necessario parere. Ci sono poi altre maggiorazioni, per esempio per i figli successivi al secondo, per le madri sotto i 21 anni, per i genitori entrambi lavoratori, per le famiglie numerose.
Maggiorazioni assegno per figli disabili
Tutti i calcoli sopra esposti riguardano anche le famiglie con figli disabili, che applicano però anche ulteriori maggiorazioni. Nel dettaglio:
- per ciascun figlio disabile minorenne c’è una maggiorazione di 105 euro mensili in caso di non autosufficienza, di 95 euro mensili in caso di disabilità grave e di 85 euro mensili in caso di disabilità media.
- Per ciascun figlio con disabilità fra 18 e 21 anni la maggiorazione è di 80 euro mensili.
- Per ciascun figlio con disabilità a carico di età pari o superiore a 21 anni: 85 euro mensili se l’ISEE è pari o inferiore a 15mila euro. L’importo si riduce gradualmente in base all’indicatore della situazione economica equivalente, in base alla progressione prevista dalla tabella allegata al decreto, fino a raggiungere un valore pari a 25 euro in corrispondenza di un ISEE pari o superiore a 40mila euro.
Per calcolare l’assegno unico bisogna effettuare i seguenti passaggi:
- quantificare l’assegno per ogni figlio under 18 e fino a 21 anni se avente diritto, in base a nucleo familiare ed ISEE (consultando la tabella allegata al decreto attuativo dell’assegno unico);
- applicare le eventuali maggiorazioni per figli successivi al secondo, per famiglie con quattro figli, per madri fino a 21 anni, o per secondo genitore percettore di reddito;
- applicare le maggiorazioni per i figli disabili.