Giornata Mondiale della Sclerosi Multipla: che cos’è e quando ricorre


Giornata Mondiale della Sclerosi Multipla

Il 30 maggio è dedicato alla celebrazione della Giornata Mondiale della Sclerosi Multipla (o World Multiple Sclerosis Day), inaugurata dalla Multiple Sclerosis International Federation nel 2009, le cui attività si svolgono tra la fine di maggio fino all’inizio di giugno. In questo giorno, la comunità globale della SM si riunisce per raccontare e condividere storie ed esperienze personali, per lanciare campagna ed iniziative. In Italia questa ricorrenza viene festeggiata durante la Settimana Nazionale della SM, istituita alla fine degli anni Novanta per volere dell’AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla), con un calendario colmo di eventi destinati a porre l’attenzione sull’importanza da dedicare alla conoscenza ed informazione sulla malattia.

L’obiettivo è quello di sensibilizzare la popolazione sugli effetti che la sclerosi multipla ha sulla vita e sulla quotidianità delle persone. Questa iniziativa è quindi un’importante occasione per parlare e comprendere le complessità e difficoltà della malattia, non solo dal punto di vista dei pazienti, ma anche da quello di famigliari e amici che li circondano.

Giornata Mondiale della Sclerosi Multipla: di che patologia si tratta?

La sclerosi multipla è una patologia infiammatoria del sistema nervoso centrale che comporta la perdita di mielina in più aree, ovvero la sostanza che riveste le fibre nervose della sostanza bianca. Questo processo, definito di demielinizzazione, può determinare danni o perdita della mielina e la formazione di lesioni che possono evolvere da una fase infiammatoria iniziale a una fase cronica in cui assumono caratteristiche simili a cicatrici da cui deriva il termine “sclerosi“.

La prognosi è molto variabile ma in genere la forma più comune è caratterizzata da fasi in cui la patologia si manifesta intervallata a fasi di remissione di diversa durata. Nelle prime fasi della malattia la regressione dei segni risulta quasi completa, ma con il passare del tempo i sintomi danno vita a invalidità progressiva. La sclerosi multipla colpisce maggiormente le persone tra i 20 ed i 40 anni e le donne risultano colpite in numero doppio rispetto agli uomini.

Quali sono le cause della sclerosi multipla?

Sono diverse le cause della sclerosi multipla, che si stanno ancora studiando:

  • l’ambiente (i Paesi a clima temperato sono a maggior rischio);
  • l’etnia (l’origine caucasica determina una maggiore predisposizione);
  • l’esposizione ad agenti infettivi (virus, batteri), soprattutto nei primi anni di vita;
  • la predisposizione genetica.

I sintomi della sclerosi multipla

sintomi della sclerosi multipla possono presentarsi sotto diverse forme e, nonostante differiscano da persona a persona, ce ne sono alcuni che risultano più frequenti di altri:

  • disturbi visivi (calo rapido e significativo della vista; sdoppiamento della vista; movimenti non controllabili dell’occhio);
  • disturbi della sensibilità: rilevanti e persistenti formicolii; intorpidimento degli arti; perdita di sensibilità al tatto; difficoltà a percepire il caldo e il freddo;
  • fatica e perdita della forza: difficoltà a svolgere anche le semplici attività quotidiane, perdita di forza muscolare.

Sclerosi multipla: la diagnosi

Molto importanti per la diagnosi della sclerosi multipla sono la storia clinica del paziente e l’esito della visita neurologica. Questa viene fatta principalmente attraverso l’osservazione dei segni e della sintomatologia ed, in particolare, gli esami che possono portare a questa sono:

  • la risonanza magnetica, che consente di visualizzare le placche di demielinizzazione nel cervello e nel midollo spinale;
  • l’esame dei potenziali evocati (registrazione dell’attività elettrica cerebrale) permettono di ricercare lesioni ancora latenti, stabilendo così il carattere multifocale delle placche demielinizzate tipico della sclerosi multipla;
  • l’esame del liquido cerebrospinale mediante puntura lombare, che può evidenziare la presenza di globuli bianchi e l’aumento delle proteine e in particolare delle immunoglobuline (anticorpi) che presentano una particolare distribuzione, a testimonianza dell’”attivazione” del sistema immunitario;
  • l’esame del sangue per escludere altre patologie.